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L’Istituto Comprensivo “Bersagliere Urso” di Favara ha messo al bando i bicchierini di plastica per il caffè e distribuirà 300 borracce in alluminio agli studenti

12/02/2019 – Dopo avere aderito all’appello #StopSingleUsePlastic nelle scuole, lanciato da Marevivo Onlus, l’Istituto Comprensivo “Bersagliere Urso” di Favara (Ag) è stato il primo a passare all’azione diventando plastic free.

Niente più bicchierini di plastica per il caffè, sostituti con quelli di carta, grazie ad un’idonea circolare rivolta ai docenti, e 300 borracce in alluminio distribuite agli studenti per evitare l’uso di bottigliette di plastica.

Tutte le iniziative plastic free saranno presentate proprio all’istituto “Bersagliere Urso” venerdì 15 febbraio alle 10:00 in occasione della giornata di educazione ambientale e sensibilizzazione sul problema dell’inquinamento da plastiche. All’incontro parteciperanno: il Dirigente scolastico dell’istituto “Bersagliere Urso”, Brigida Lombardi; il Comandante della Capitaneria di Porto Empedocle, Gennaro Fusco; il Vice Presidente, e Responsabile delle Delegazione regionale Sicilia, di Marevivo, Fabio Galluzzo e il sindaco di Favara, Anna Alba.

Durante l’evento i ragazzi si uniranno anche al movimento internazionale #FridaysForFuture guidato dall’attivista svedese Greta Thunberg per chiedere ai Governi di agire contro i cambiamenti climatici per salvaguardare il futuro delle nuove generazioni e di tutto il Pianeta. Marevivo ha invitato tutte le scuole a mobilitarsi e ad aderire a questa protesta attraverso un’azione collettiva condivisa sui social network.

«Questa iniziativa è stata accolta con entusiasmo da docenti, dirigente, sindaco, alunni e genitori. Ci auguriamo che l’istituto di Favara farà da apripista non solo per le altre scuole siciliane – dichiara Fabio Galluzzoma anche per tutti gli istituti italiani. Le nuove generazioni ci stanno chiedendo di invertire rotta e lo dimostra anche il movimento internazionale #FridaysForFuture nato spontaneamente dai ragazzi. Il cambiamento è possibile ed è proprio nelle scuole, dove si formano i futuri custodi del nostro Pianeta, che bisogna partire».