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Martedì 18 febbraio 2020, Marevivo, nell’ambito dello sviluppo delle attività del progetto “Halykòs” – Prevenzione Ambientale e Valorizzazione della Foce del Fiume Platani, realizzato con il sostegno della Fondazione CON IL SUDBando Ambiente 2018, installerà una barriera blocca plastica alla Foce del Fiume Platani, nella Riserva Naturale Orientata, tra i comuni di Ribera e Cattolica Eraclea (AG).

La Fondazione CON IL SUD, ente non profit privato, sostiene l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno, cioè percorsi di coesione sociale e buone pratiche di rete per favorire lo sviluppo del Sud e per la quarta edizione ha promosso il Bando Ambiente, invitando le organizzazioni del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia a presentare progetti esemplari per la prevenzione e riduzione dei rischi ambientali all’interno dei Parchi e delle Aree naturali protette meridionali.

Marevivo ha fatto istanza per la preservazione della Riserva Naturale Foce del Fiume Platani (AG), essendo un’area straordinariamente ricca di bellezze naturalistiche, ma fortemente minacciata dall’inquinamento generato in gran parte dai rifiuti che il Fiume Platani trascina nel suo percorso, prima di raggiungere il mare.

Il fiume Platani  (Halykòs) nasce dalla confluenza di alcuni corsi d’acqua provenienti dal Platani di Castronovo di Sicilia e dal Platani di Lercara Friddi e, ed è uno dei più importanti corsi d’acqua del versante meridionale della Sicilia (il quinto dell’isola per lunghezza con 103 km di corso e il terzo per ampiezza di bacino con 1.785 km²). Il Platani scorrendo verso sud, attraversa le province di Palermo, Caltanissetta ed Agrigento e sfocia nel Canale di Sicilia.

L’intervento ha previsto l’installazione di una “barriera anti-marine litter” in prossimità della foce che, superato il complesso iter burocratico per ottenere le necessarie autorizzazioni, sarà impiantata dalla società Castalia Operations S.r.l.  nei giorni 17 e 18 febbraio 2020, con l’obiettivo d’intercettare la plastica presente nelle acque fluviali e procedere al recupero prima che si riversi in mare, anche perché quando la plastica penetra nell’acqua salata col tempo si degrada e si trasforma in infinitesimali frammenti di microplastiche che vengono ingerite dai pesci, giungendo purtroppo fino alla catena alimentare

Partiamo dai fiumi perché insieme agli scarichi urbani oltre l’80% dei rifiuti marini di cui una gran parte è plastica, è trasportata da fiumi e torrenti – dichiara Fabio Galluzzo delegato regionale di Marevivo Sicilia e direttore del progetto Halycòs – e speriamo che l’esperimento avviato alla Foce del Fiume Platani produca ottimi risultati e l’iniziativa possa essere allargata ad altri fiumi e ad altri territori.

Oramai in molti sono sul pezzo e la plastica in mare è uno dei più gravi problemi ecologici del Pianeta, che sta provocando danni inimmaginabili all’ecosistema e perfino alla catena alimentare: tra pochi anni non solo non esisteranno più pesci o uccelli marini che non si sono nutriti di plastica, ma i processi che forniscono ossigeno al nostro Pianeta finiranno per essere sovrastati e le specie uccise.

La barriera antiplastica che sarà posta alla Foce del Fiume Platani, la prima installata in Sicilia – dichiara Lorenzo Barone direttore tecnico della Castalia Operations s.r.l., –  consentirà di raccogliere tutto quello che viene intrappolato al suo interno e nello specifico la plastica galleggiante, impedendo che essa raggiunga il mare.  La plastica sarà recuperata e potrà essere correttamente smaltita o addirittura riciclata.”

La barriera antiplastica della Castalia è già stata sperimentata a Ferrara lungo il fiume Po e a Roma sul Tevere con l’obiettivo di capire la funzionalità della metodologia e la sua capacità di prevenire l’inquinamento marino, agendo a monte del problema.

La metodologia sperimentata, con le opportune implementazioni rese necessarie dalle valutazioni dei primi due esperimenti, sarà estesa al Platani e consentirà di preservare un territorio che esprime una fortissima valenza naturalistica. Nell’intento di ottenere ampi e diffusi risultati si svilupperà contemporaneamente una campagna di sensibilizzazione in tutti i comuni attraversati dal fiume, coinvolgendo le scuole e tutti i portatori d’interesse locali.

Il progetto prevede anche una serie di azioni idonee a valorizzare e promuovere la riserva naturale, che oggi fruisce di risorse molto esigue, destinate esclusivamente alla gestione e al controllo del territorio.

 Saranno tenuti dei seminari divulgativi in tutti i comuni attraversati dal Fiume Platani al fine di assicurare la massima partecipazione e la convergenza degli interventi che si vorranno mettere in atto, richiamando i partecipanti ad un’attenzione specifica, alla programmazione e alla realizzazione di iniziative comuni in cui tutti siano parte in causa del sistema territoriale e partecipino attivamente al Patto locale.

Sostengono il progetto in qualità di partner, oltre al Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana e la società Castalia S.r.l, i Comuni di Ribera (AG) e Cattolica Eraclea (AG), la Cooperativa Sociale Arcobaleno di Sciacca, gli istituti comprensivi “Ezio Contino” di Cattolica Eraclea (AG), “V. Navarro” e “F. Crispi” di Ribera (AG) l’I.I.S. Francesco Crispi di Ribera (AG).