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E’ stato presentato il 16 Dicembre nella sala “Ferruzza-Romano” della sede dell’Area Marina Protetta del Plemmirio il progetto “Delfini Guardiani del Mare di Siracusa“.

A dare il benvenuto sono stati Sebastiano Romano e Rosalba Rizza, rispettivamente presidente e direttore dell’Amp Plemmirio.

A seguire gli interventi di: Maurizio Croce (assessore regionale al Territorio e Ambiente), accompagnato dal capo gabinetto Carmelo Frittitta, Valeria Troia (assessore comunale alle politiche scolastiche), Giovanni Arnone (commissario straordinario Libero Consorzio Comunale), Giuseppe Sciarrone (comandante Capitaneria di Porto Siracusa), Aldo Vernengo (funzionario direttivo del Demanio Marittimo), Gaetano Marino (dirigente dell’Ata Ragusa).

Dopo i suddetti saluti Fabio Galluzzo e Maria Gattuso, Presidente e Direttore di Marevivo Sicilia, hanno illustrato ai presenti il dettaglio del progetto “Delfini Guardiani del Mare di Siracusa” che Marevivo porta avanti dal 2009 nelle isole minori e che da quest’anno approda nella terraferma. Il progetto a Siracusa coinvolgerà circa 400 alunni di terza e quarta elementare e oltre ad impartire nozioni di educazione ambientale ai più piccoli, intende avvicinarli al concetto di cittadinanza attiva. Al termine del progetto, infatti, i “Delfini Guardiani” potranno segnalare a chi di competenza gli eventuali scempi ambientali che noteranno.

Le attività saranno svolte dai giovani biologi di Marevivo Linda, Maria e Francesco. Nella grande sala attigua alla sala “Ferruzza-Romano” per l’occasione sono stati realizzati gli angoli tematici che hanno dato un’anticipazione delle attività che saranno svolte col progetto. Al centro della sala è stato creato l’albero del Mare, realizzato con cassette in legno ed addobbato con sfere di posidonia, reti e attrezzi da pesca ed un piccolo presepe costruito con i reperti marini spiaggiati.
E’ stato anche proiettato il bio-tg di presentazione in cui tre bambini si sono improvvisati giornalisti per spiegare le attività.

Presente all’evento anche Patrizia Maiorca, figlia del compianto Enzo, a cui è stata consegnata una targa in ricordo del padre.

Al termine della giornata i bambini hanno potuto osservare un piccolo esemplare di tartaruga caretta caretta grazie alla collaborazione dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia A. Mirri. Alla tartaruga è stato attribuito il nome Aretusa in onore della Ninfa che Artemide trasformò in acqua sul lido di Ortigia. Il piccolo esemplare giunto all’istituto con un amo nell’esofago é stato operato in laparoscopia e riabilitato.
L’esemplare è stato poi liberato nelle acque del litorale Siracusano.

A seguire le foto ed un piccolo video riassuntivo della giornata.