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Una scelta di cuore quella espressa da cinquanta studenti del Nautico di Palermo, che nell’ambito dello sviluppo delle attività del progetto Nauticinblu, hanno deciso di fare   insieme ai volontari di Marevivo Sicilia, pulendo la spiaggia di Romagnolo dagli innumerevoli rifiuti che gli abbandoni volontari e le mareggiate di questi giorni avevano fatto spiaggiare.

Una giornata piena di sole, come solo la Sicilia sa donare, ha consentito di effettuare un lavoro che ha ridato dignità a quel tratto di costa che purtroppo continua ad essere sempre vilipeso e deturpato dall’incuria umana.

I ragazzi dopo aver seguito dei laboratori scientifici e di sensibilizzazione in istituto, condotti dai biologi di Marevivo e dalla Direzione Marittima della Capitaneria di Porto di Palermo con gli interventi dell’Ammiraglio Raffele Macauda e del Comandante di Fregata Daniele Governale, oggi sono scesi in campo per effettuare uno studio sulla tipologia e  le quantità di rifiuti che è possibile rinvenire in una spiaggia vicinissima al centro abitato e prossima alla foce del Fiume Oreto. Una minuziosa analisi che ha permesso di verificare quali rifiuti è possibile ritrovare con più frequenza sul sito d’interesse determinandone anche la possibile provenienza.

I dati raccolti confluiranno in una banca dati mondiale, strutturata e gestita da tanti anni da Ocean Conservancy per  studiare l’impatto che i rifiuti provocano a carico del sistema marino.

L’analisi ha evidenziato il recupero di 16 sacchi di spazzatura, per un peso complessivo di 112, 300 kg, composti dalle seguenti tipologie di rifiuti: 664 bastoncini di cotton-fioc, 598 tappi di plastica, 542 pezzi di plastica, 306 buste di plastica, 183 involucri di alimenti, 154 pezzi di polistirolo, 62 mozziconi di cicche di sigarette, 57 cannucce di plastica, 49 anelli di plastica, 25 bottiglie di plastica, 17 rifiuti di metallo, 14 frammenti d’abbigliamento, 12 giocattoli, 15 siringhe, 12 lattine, e poi tante bottiglie di vetro, lenze, pannolini, accendini, materassini, palloncini e perfino 1 volante d’auto, 1 sifone doccia e 1 telefono fisso.

Come si può notare al primo posto troviamo gli immancabili vecchi bastoncini di plastica dei cotton fioc, nonostante da alcuni anni sia stata vietata la loro produzione, sostituita  da materiale biodegradabile; il cospicuo ritrovamento dimostra come questo tipo di rifiuto raggiunga con estrema facilità le acque del mare e la sua  incredibile persistenza nell’ambiente.

Tutti i rifiuti raccolti e differenziati sono stati prontamente recuperati dalla RAP di Palermo e avviati allo smaltimento e al riciclo.

Di notevole importanza oggi è stata anche la partecipazione all’evento dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Palermo Pietro Alongi e del Consigliere Comunale e Presidente della VII Commissione Consiliare Pasquale Terrani, che insieme hanno voluto esprimere il loro apprezzamento per l’iniziativa ecologica.

L’assessore Alongi ha dichiarato che il lavoro delle associazioni è importantissimo per il territorio e che spesso sopperisce le insufficienze della politica e  come possa essere strategico per la città, affidare ai giovani la cura dei beni comuni, rendendoli consapevoli delle conseguenze che produce l’incuria umana, e delegandoli al compito della diffusione delle buone pratiche tra i coetanei e in famiglia.

Prendersi cura dell’ambiente è una scelta che fa sperare nella crescita di una cittadinanza più attiva e responsabile. L’assessore ha concluso il suo intervento, comunicando che a Palermo ci sarà a breve un potenziamento  della raccolta differenziata, puntando nel 2024 a raggiungere l’obiettivo di dotare altre 200 mila famiglie di kit per la raccolta differenziata; pertanto ha invitato  i giovani a comunicare alle famiglie di utilizzare al meglio la funzionalità delle isole intelligenti e i servizi strutturati per la raccolta degli ingombranti, evitando di abbandonarli per strada; il conferimento è semplice e anche anonimo ed evita l’aggravio del costo dello smaltimento, rendendo la città decorosa ed ospitale.

Il consigliere Pasquale Terrani ha invece illustrato ai presenti le prospettive di rilancio e risanamento della Costa Sud originati dall’esitazione favorevole da parte del Consiglio (grazie alla disponibilità dei fondi del PNR) di 4 progetti che la interessano direttamente: 1) “Parco a Mare allo Sperone” 2) Riqualificazione ecocompatibile del lungomare Bandita; 3) Riqualificazione del Porto della Bandita ed Aree Portuali; 4) Contratto di Fiume e di Costa Oreto.

I primi due progetti sono stati già approvati e a breve interverrà l’approvazione anche degli altri due.

La Costa Sud finalmente potrà tornare ai vecchi splendori “-  ha dichiarato il consigliere Terrani, che da oltre 50 anni combatte per il risanamento di questa parte della città.

Ai cittadini il dovere di rispettare quanto sarà fatto e alle associazioni che operano nel territorio il compito di tenere alta sempre l’attenzione sul valore che rivestirà il risanamento, le innumerevoli opportunità di crescita che potrà generare in termini anche occupazionali ed economici, senza mai perdere di vista in necessario rispetto dovuto ai beni pubblici, al mare e all’ambiente in generale.

Il progetto Nauticinblu continuerà mercoledì con la visita guidata che gli studenti effettueranno presso il Centro Recupero Tartarughe Marine dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Sicilia, giovedì  con la visita guidata presso la RNO di Capo Rama ed infine con l’evento di chiusura e la  consegna degli attestati che avverrà a bordo della MSC World Europa al porto di Palermo.